La ginecomastia è caratterizzata dall’aumentato volume mammario nell’uomo, che può manifestarsi durante la pubertà oppure nell’età adulta, per cause ormonali, farmacologiche o per ragioni sconosciute.
L'intervento
Al fine di poter scegliere la corretta tecnica chirurgica per una ginecomastia è necessaria una valutazione endocrinologica associata ad esami diagnostici strumentali. L’aumento del volume mammario nell’uomo può essere dovuto a un’eccessiva quantità di tessuto adiposo e/o ghiandolare. In base alle caratteristiche anatomiche del difetto e del paziente il chirurgo potrà scegliere tra diverse tecniche per eseguire la ginecomastia; esse variano dalla semplice lipoaspirazione ad escissioni di ghiandola e/o cute. A seconda della gravità del difetto le cicatrici potranno essere più o meno estese, ma nella maggioranza dei casi in cui è prevista l’escissione di ghiandola e/o cute sono comunque limitate a livello dell’areola (emiperiareolare o circumareolare).
L'anestesia
La correzione di ginecomastia si esegue in sedazione. Di norma non sono previste notti di degenza.
Decorso post-operatorio
A seguito di una ginecomastia possono presentarsi ecchimosi e gonfiori, che mediamente si risolvono in 2-3 settimane. La somministrazione di farmaci anti-dolorifici e anti-infiammatori rende il decorso post-operatorio ben tollerato. Nelle 3 settimane successive all’intervento di ginecomastia il paziente dovrà indossare uno specifico indumento compressivo 24h al giorno. I punti di sutura sono interni e riassorbibili indipendentemente dalla tecnica utilizzata.